Puoi dire: non so giocare a calcio, a tennis, a rugby o a poker.
Non puoi dire che non sai correre.
Dì, piuttosto, che non hai voglia di provarci. Che sei un po' pigro, che hai paura di far fatica, che l'ultima volta che ci hai provato ti sei massacrato le gambe. Ma non dire che non sai correre. Dì, piuttosto, che non sai "come" correre. Allora non avrai più alibi. E in un attimo ti convinceremo a (ri)provarci. Fidati, ci vuole veramente poco a dedicare una mezz'ora. E non dire che la discoteca, gli studi, la fidanzata, il marito, i figli, il lavoro, le ore piccole... Trenta minuti di corsa, o forse anche meno, ti rimetteranno in sintonia col mondo. Ti aiuteranno a recuparare la fatica mentale e fisica. A dormire e mangiare meglio. Ad affrontare la vita con più ottimismo. Saranno le endorfine o solo la voglia di fare qualcosa di veramente tuo (o con i tuoi), chi lo sa. Ma sarà. Sarà un approccio diverso, un nuovo stile.
Respira profondo. E lasciati ispirare...

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martedì 8 novembre 2011

Missione compiuta

Finalmente, ce l'ho fatta!!!
Nonostante la vecchia cicatrice del femorale si sia ripresentata inaspettatamente mercoledì durante l'ultimo 1000 di rifinitura pre-gara, domenica ho portato a termine la prima gara della mia vita.
E la prima volta non si scorda mai, fatta con il pettorale 673 di cui una diapositiva qui sopra.
Le previsioni del tempo davano temporali per tutta la mattinata.
Un momento pre-gara
Infatti, durante l'intero riscaldamento una leggera piogerellina intermittente, il vento teso ed il cielo completamente coperto da nuvoloni grigio scuri, non lasciavano dubbi che le previsioni si sarebbero avverate ed il timore di dover affrontare i pezzi lastricati resi scivolosi dalla pioggia preoccupava un po' tutti.
Ma fortunatamente, a parte il vento, a tratti veramente fastidioso, di pioggia non se ne è vista per nulla, per l'intera gara.
Con il cupo presagio avvertito mercoledì volevo partire ad un passo tranquillo, in modo da riuscire comunque a concludere la gara, ma la foga podistica del gruppo dei partenti mi ha trascinato il primo km a 3'58. Troppo veloce.
Così ho rallentato, assestandomi sui 4'15/4'20 per i successivi 5 km, fino all'ingresso nel centro storico, dove da lì in poi ho cercato di gestire le forze sui vari saliscendi in vista della salita più dura che scollina al castello... da morire...
e poi giù nuovamente veloce sulla serie di tornanti, alcuni con curve e gomito, con lastricato a terra irregolare a tratti umido, denominati "Le Sette Salite" che ti portano giù nel porticciolo del quartiere di Gaeta Medioevale.
E poi l'ultimo 1500 metri in piano da scaricare tutte le energie residue e l'arrivo al traguardo davanti al municipio, tra due ali di folla.
Bello bello...
Mi è piaciuto... voglio rifarlo...
Per la cronaca il tempo finale è stato di 45'39, con la media data dal Garmin di 4'20, più realistica secondo il mio punto di vista rispetto i 4'09 del risultato ufficiale, considerate alcune piccole problematiche di percorso riscontrate.
Il video è stato effettuato da un runner giunto 11 secondi dopo di me.

2 commenti:

Giuseppe ha detto...

Bravo Alfredo, complimenti per l'ottima gestione del passo.
Non ti sei lasciato andare alla foga della partenza che ti avrebbe voluto più veloce.

Alfredo ha detto...

Si, grazie Giuseppe, avevo necessità di finirla per incassare una buona dose di fiducia, di cui sentivo una gran necessità