Puoi dire: non so giocare a calcio, a tennis, a rugby o a poker.
Non puoi dire che non sai correre.
Dì, piuttosto, che non hai voglia di provarci. Che sei un po' pigro, che hai paura di far fatica, che l'ultima volta che ci hai provato ti sei massacrato le gambe. Ma non dire che non sai correre. Dì, piuttosto, che non sai "come" correre. Allora non avrai più alibi. E in un attimo ti convinceremo a (ri)provarci. Fidati, ci vuole veramente poco a dedicare una mezz'ora. E non dire che la discoteca, gli studi, la fidanzata, il marito, i figli, il lavoro, le ore piccole... Trenta minuti di corsa, o forse anche meno, ti rimetteranno in sintonia col mondo. Ti aiuteranno a recuparare la fatica mentale e fisica. A dormire e mangiare meglio. Ad affrontare la vita con più ottimismo. Saranno le endorfine o solo la voglia di fare qualcosa di veramente tuo (o con i tuoi), chi lo sa. Ma sarà. Sarà un approccio diverso, un nuovo stile.
Respira profondo. E lasciati ispirare...

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martedì 11 ottobre 2011

Corro dunque sono

Ebbene si corro...
e corro senza quello strano ed esteticamente brutto passo corto che ha caratterizzato la mia corsa post infortunio, per timore di affaticare troppo il bicipite già infortunato e ricadere in una recidiva.
Ho trovato la quadratura del cerchio? Ni...
Finalmente un medico è riuscito a capire cosa avessi a quel dannato bicipite:
dopo essermi fratturato il piatto tibiale nel 2006, la terapia di recupero successiva ai due mesi di gamba bloccata leggermente piegata, non mi aveva consentito il ritorno alla primaria elasticità ed allungamento muscolare . La ripresa dell'attivita' sportiva aveva fatto sì che mi strappassi quasi subito e così addio sogni di gloria ...
La risoluzione al problema è stata quasi un uovo di colombo per la sua semplicità, sdraiato in posizione supina, afferrare con il pollice e l'indice di una mano il pollice del piede dello stesso lato e tirare verso l'alto per 30 secondi, da ripetere 3/4 volte al giorno, questo allungherebbe più che il muscolo la fasce che lo avvolgono ... e stupore, non mi fa male quanto corro... o meglio qualche volta si è fatto vivo, ma solo sotto forma di fastidio ma  per eccesso di prudenza mi son sempre fermato immediatamente e tornato a casa camminando...
Ma i cambiamenti non finiscono qui...
dopo essere stato un lupo solitario della corsa per anni, ho scoperto il piacere e la forza che deriva dal correre  in gruppo.
Per ora non seguo un programma specifico, semplicemente mi aggrego a loro con le varianti del caso, in termini di passo e chilometraggio alle mie sensazioni.
Nello specifico l'ultima settimana è stata:
Lun 3x2000x3' rip (3'59+4'02; 3'56+4'02; 4'01+4'03)
Mer 15x200 vel. + 200 più lenti (li ho seguiti in asinesco modo con media finale di 4'17)
Ven 10x500 vel + 500 più lenti (fino al 6° km li ho seguiti, poi ho mollato e sono arrivato ai 10km at kazzen media finale 4'20)
Sab 42' a 5'55
Dom 15 km a 4'49

4 commenti:

Giuseppe ha detto...

Forza Alfredo,
il peggio è passato.

Bentornato alla corsa.

theyogi ha detto...

uhelà, a volte ritornano! avevamo perso ogni speranza.... ;)

GIAN CARLO ha detto...

Attaccare un lavoro sui 200 con le gambe cotte dai 2000 io non l'avrei fatto, ma è anche vero che la mia iscrizione all'anagrafe è arrivata troppo presto

Alfredo ha detto...

@ Giuseppe
Grazie... e stavolta non la mollo così facilmente

@ theyogi
anch'io...
infatti ho aspettato un paio di mesi prima di riprendere a scrivere... volevo essere sicuro

@ Giancarlo
si... probabilmente... ma c'erano comunque 48 ore di mezzo... e poi per ora mi adeguo al menù della casa (quello che fa il gruppo) con eventuali rivisitazioni verso il basso;
necessito riprendere sicurezza e consapevolezza di me... e da solo sarebbe dura