tag:blogger.com,1999:blog-57485636308073441932024-03-13T15:14:10.927+01:00Quanto mi piace correreAlfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-86985378997192256462012-01-09T22:05:00.002+01:002012-01-09T22:05:23.991+01:00Anno nuovo, tabella nuovaAvevo detto di non avere fretta, che mi riposavo almeno due o tre giorni a settimana, senza sentire la necessità, per ora, di aumentare i carichi di lavoro.<br />
Ma l'anno è iniziato con grande energia, con grande forza e voglia di fare, le mitiche mangiate degli anni scorsi sono solo un ricordo, non perché mi sono controllato nelle maratone intorno alla tavola, ma semplicemente perché non mi andava di strafare e pur di seguire la spinta trainante del gruppo, mi sto lasciando travolgere in un programma un tantino troppo impegnativo per il mio attuale stato di forma: dal 2 gennaio in sei uscite, 72 km con una media di 4,48 e le gambe stasera sono giustamente doloranti... soprattutto se si guardano le medie ed i km dei mesi scorsi... non so... è una rivisitazione adattata alle nostre esigenze di una tabella estratta dallo Smart coach di Runner's World... ma non sono molto convintoAlfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-52972938590861900792011-12-28T12:15:00.002+01:002011-12-28T16:32:36.972+01:00Serapo Pizzo e PuntaTradizionale sgambetta di Santo Stefano a Gaeta in un percorso di poco meno di tre chilometri, di cui i due terzi sulla spiaggia, da percorrere tre volte.<br />
Non amo correre sulla spiaggia, troppi rischi per le mie gambe ancora in fase di potenziamento.<br />
Ma tant'è... ho promesso di accompagnarci mio figlio per fare la non competitiva di un giro soltanto...<br />
Mi ritrovo così davanti al banchetto delle iscrizioni, con il dilemma se prendermi anch'io il pettorale delle non competitiva, ma alla fine mi dico che tanto con lo stesso prezzo non ha senso precludermi la possibilità di farmi l'intera gara.<br />
Ma questo spirito mi ha fatto cazzare alla grande.<br />
Infatti alla partenza sono partito a razzo, mi sentivo veramente bene, non avevo alcuna pressione, nessun ansia da prestazione ed intanto la vocina del cavolo mi ripeteva, "tanto puoi sempre fermarti dopo un giro."<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-aeyyN-HQ_L4/TvrtR-fQdzI/AAAAAAAABH0/fK6VWc7i0oc/s1600/26122011-DSC_9271_111DSC_9271Pizza+e+Punta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="280" src="http://4.bp.blogspot.com/-aeyyN-HQ_L4/TvrtR-fQdzI/AAAAAAAABH0/fK6VWc7i0oc/s400/26122011-DSC_9271_111DSC_9271Pizza+e+Punta.jpg" width="400" /></a></div>
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Finisce l'asfalto ed inizia la sabbia dopo neanche 1 km, non è eccessivamente cedevole grazie alla pioggia ed il vento di qualche giorno fa, anche sul bagnasciuga per larghi tratti si corre decentemente, ma è al giro di boa con controllo che si arriva in un punto dove la sabbia è molle e cedevole e per girare ci si ferma praticamente e per ripartire ci vuole la potenza che a me manca... in quel punto i miei compagni di viaggio sino a quel momento mi fuggono via... "tanto puoi sempre fermarti dopo un giro."<br />
Anche la cinquantina di metri da percorrere per tornare in strada è nelle stesse condizioni... le imprecazioni non mancano... "tanto puoi sempre fermarti dopo un giro."<br />
Si ritorna sulla asfalto, riconosco la superficie amica e riparto subito in spinta.<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-gtwHEbbgDWo/Tvrxm5Gc6nI/AAAAAAAABIA/Bdo8QJTnL0k/s1600/26122011-DSC_9299_129DSC_9299Pizza+e+Punta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-gtwHEbbgDWo/Tvrxm5Gc6nI/AAAAAAAABIA/Bdo8QJTnL0k/s320/26122011-DSC_9299_129DSC_9299Pizza+e+Punta.jpg" width="213" /></a></div>
<br />
Passo sotto il gonfiabile... dai un altro giro si fa.... "tanto puoi sempre fermarti dopo due giri."<br />
Si ritorna sulla sabbia e le gambe iniziano ad accusare l'allegra partenza... rallento sempre di più... "tanto ora arrivo al gonfiabile e mi fermo" ma sulla sabbia asciutta sembro avere i piedi incollati a terra.<br />
Ora faccio veramente fatica.<br />
C'è Mario l'organizzatore ed il presidente della società a cui sono iscritto, sotto il gonfiabile: "Mario mi fermo" "Non ti fermare, la devi finire, rallenta e non ti fermare".<br />
C'è un punto di ristoro, mi fermo per prendere il bicchiere d'acqua che il guascone del primo giro aveva rifiutato, provo a bere ma la gola è completamente chiusa, la sputo a terra. Riparto.<br />
La superficie amica mi aiuta a riprendere il gesto atletico seppur rallentato.<br />
Ancora sabbia. Ora è sofferenza pura. Poi di nuovo l'asfalto, 100 metri ed è finita.<br />
Che faticaccia.<br />
Mi raggiunge mio figlio entusiasta, mi dice che è arrivato 7° nella non competitiva su una trentina di partecipanti, che considerati i suoi 10 anni non compiuti non è malaccio come risultato.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/--Wqi73G2OK8/Tvr12UKkVlI/AAAAAAAABIM/z2iaaq38vxU/s1600/26122011-DSC_9275_118DSC_9275Pizza+e+Punta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/--Wqi73G2OK8/Tvr12UKkVlI/AAAAAAAABIM/z2iaaq38vxU/s320/26122011-DSC_9275_118DSC_9275Pizza+e+Punta.jpg" width="260" /></a></div>
<br />
<br />
Il garmin mi dice che ho avuto una media di 4'32, che visti i lunghi tratti fatti ad oltre i 5' al km ed il disastroso ultimo giro, non è proprio da buttare e che con una più opportuna gestione avrei riportato a casa un buon risultato.<br />
E' stata comunque un buon allenamento, soprattutto mentale.<br />
<br />Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com404024 Gaeta LT, Italia41.2140718 13.57141.1662928 13.492036 41.2618508 13.649963999999999tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-23267683557160513562011-12-03T12:30:00.000+01:002011-12-03T15:57:51.291+01:004x2000... altro tassello piazzato!Ed anche questo è andato... senza problemi e con buone sensazioni.... morale a mille!<br />
L'ultima volta che avevo fatto due duemila, anche se erano stati intervallati da quattro 400, mi si era leggermente infiammato il femorale al solito punto, ma stavolta niente segnali negativi, solo la piacevole sensazione che negli ultimi 300 metri non ne avevo veramente più.<br />
Sono le 5,45 non ho molto tempo e devo andare a lavorare, così dopo un breve riscaldamento partiamo con il primo 2mila. Al solito io e Luisa avanti al nostro passo appaiati, Gianni più lento che gli piace finire forte, superando qualcuno, più indietro Leo e Stefania.<br />
La mia intenzione e rimanere tra i 4'05-4'10 al km, ma intimamente so che ne ho di più. Vedremo.<br />
Infatti appena il Garmin segna 4'05 fisso il passo lì e bip, 8'09'80, perfetto.<br />
Gianni al solito dopo averci superato ai mille ci termina una ventina di metri avanti a noi.<br />
Due minuti di riposo mi sembrano pochi, ma oramai ho impostato l'interval training del Garmin e partiamo con il secondo, stesso copione, ma stavolta le gambe sono sciolte e scalpitano e nel primo mille devo frenarmi per stare sopra i 4', ma riesco a gestirmi bene, 8'06''26.<br />
Via con il terzo, la stanchezza si inizia a sentire, ma la gamba regge ancora, 8'04"27.<br />
Dai che c'è l'ultimo. Gianni parte già di fianco a noi, ma siamo a 4'10 e lui allunga, Luisa si fida del mio passo e mi resta incollata.<br />
Passati il mille, mi si accende la spia della riserva mentale, vorrei finirla lì, ma come spesso mi succede quando sono in queste condizioni, cambio improvvisamente passo e parto come se volessi fare un 400 veloce. Luisa resta sul posto e mi ritrovo a guardare Gianni che stupito mi vede al suo fianco, la prende come una sfida e lo vedo che accelera ancora, non sapendo che io ero già a manetta. Si allontana nuovamente, ma oramai stringo i denti e chiudo a 7'58"49.<br />
Vedere che il mio passo venga indicato con 3 iniziale, lo trovo incredibilmente gratificante, solo qualche mese fa succedeva solo con le ripetute brevi, poi con qualche mille, ora con i duemila. Mi piace...<br />
<br />
<br />Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-73560260964943772822011-11-28T20:53:00.000+01:002011-11-28T20:53:25.610+01:00La crescita continuaLentamente giorno dopo giorno aggiungo nuovi tasselli alla personale consapevolezza di riuscire a correre più veloce senza il timore di rifarmi male.<br />
<div>
Il passaggio principale è stata sicuramente la <a href="http://quantomipiacecorrere.blogspot.com/2011/11/missione-compiuta.html">CorriGaeta</a>, correre una gara è stato molto importante.<br />
Poi nelle settimane successive i due medi di 10 km corsi a 4'26, i diversi lavori di velocità ed il lungo di domenica di 18 km a 4'51, hanno contribuito in modo fondamentale alla mia personale autostima.<br />
A volte la vecchia cicatrice si rifà viva, sotto forma di fastidio, ma ho imparato ad allungarmi in corsa, afferrando la base del gluteo con la mano ed allungando la rullata fino in fondo, rallentando leggermente il passo della gamba sinistra limitando il piegamento del ginocchio.<br />
Non so quanto sia corretto, ma funziona...<br />
La buona convivenza comunque passa anche da almeno due giorni di riposo a settimana, a volte tre, ma comunque vedo che la gamba continua a migliorare, quindi per ora il costante cammino di miglioramento non necessita ancora di ulteriore aumento dei km e la cosa non mi dispiace.</div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-9802981948577044042011-11-08T14:16:00.001+01:002011-11-12T09:14:38.183+01:00Missione compiuta<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MsZu0l7IthU/TrgetEke_lI/AAAAAAAABFg/WQ85rcRm3rA/s1600/DSC_8853_cr.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="186" src="http://3.bp.blogspot.com/-MsZu0l7IthU/TrgetEke_lI/AAAAAAAABFg/WQ85rcRm3rA/s320/DSC_8853_cr.jpg" width="320" /></a>Finalmente, ce l'ho fatta!!!<br />
Nonostante la vecchia cicatrice del femorale si sia ripresentata inaspettatamente mercoledì durante l'ultimo 1000 di rifinitura pre-gara, domenica ho portato a termine la prima gara della mia vita.<br />
E la prima volta non si scorda mai, fatta con il pettorale 673 di cui una diapositiva qui sopra.<br />
Le previsioni del tempo davano temporali per tutta la mattinata. <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-dCR-SUpNLOg/TrraMlj4HNI/AAAAAAAABFo/Tcj1Bb3Cn2Q/s1600/CorriGaeta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-dCR-SUpNLOg/TrraMlj4HNI/AAAAAAAABFo/Tcj1Bb3Cn2Q/s320/CorriGaeta.jpg" width="261" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un momento pre-gara</td></tr>
</tbody></table>
Infatti, durante l'intero riscaldamento una leggera piogerellina intermittente, il vento teso ed il cielo completamente coperto da nuvoloni grigio scuri, non lasciavano dubbi che le previsioni si sarebbero avverate ed il timore di dover affrontare i pezzi lastricati resi scivolosi dalla pioggia preoccupava un po' tutti.<br />
Ma fortunatamente, a parte il vento, a tratti veramente fastidioso, di pioggia non se ne è vista per nulla, per l'intera gara.<br />
Con il cupo presagio avvertito mercoledì volevo partire ad un passo tranquillo, in modo da riuscire comunque a concludere la gara, ma la foga podistica del gruppo dei partenti mi ha trascinato il primo km a 3'58. Troppo veloce.<br />
Così ho rallentato, assestandomi sui 4'15/4'20 per i successivi 5 km, fino all'ingresso nel centro storico, dove da lì in poi ho cercato di gestire le forze sui vari saliscendi in vista della salita più dura che scollina al castello... da morire...<br />
e poi giù nuovamente veloce sulla serie di tornanti, alcuni con curve e gomito, con lastricato a terra irregolare a tratti umido, denominati "Le Sette Salite" che ti portano giù nel porticciolo del quartiere di Gaeta Medioevale.<br />
E poi l'ultimo 1500 metri in piano da scaricare tutte le energie residue e l'arrivo al traguardo davanti al municipio, tra due ali di folla.<br />
Bello bello...<br />
Mi è piaciuto... voglio rifarlo...<br />
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Yam7rREuxzs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe>Per la cronaca il tempo finale è stato di 45'39, con la media data dal Garmin di 4'20, più realistica secondo il mio punto di vista rispetto i 4'09 del risultato ufficiale, considerate alcune piccole problematiche di percorso riscontrate.<br />
Il video è stato effettuato da un runner giunto 11 secondi dopo di me.Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-57516234136115468022011-10-26T20:31:00.000+02:002011-11-12T09:15:23.835+01:00Alla ricerca del passo gara<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-OVf_MqM28Do/TqhPVFloJrI/AAAAAAAABFU/uw6jl1NgdNQ/s1600/Gaeta+Blog.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="265" src="http://3.bp.blogspot.com/-OVf_MqM28Do/TqhPVFloJrI/AAAAAAAABFU/uw6jl1NgdNQ/s400/Gaeta+Blog.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gaeta</td></tr>
</tbody></table>
Non ho mai partecipato a gare, così sono ancora alla ricerca di capire quale dovrebbe essere il mio passo gara.<br />
Visto che prevedo il mio esordio per le strade di casa nella CorriGaeta del prossimo 6 novembre, domenica si è deciso di provare il previsto percorso di 10,8 km ... molto bello e tecnico, con i primi 6,5 km quasi totalmente in piano ed asfaltati e gli ultimi 4 km che si inerpicano nel centro storico ricco di saliscendi e tratti alternati di asfalto e lastricato irregolare.<br />
Sono partito cercando di non staccare Stefania, sapendo che mi avrebbe fatto stare vicino ai 4e30, per poi cercare di allungare all'ingresso nel centro storico e spingere maggiormente nelle salite ed avere un buon controllo nelle discese.<br />
La media finale di 4'26 non mi è molto piaciuta, speravo qualcosa in meno, forse il tratto in piano a 4'33 è stato troppo lento, ma il fatto che negli ultimi 500 metri non avevo veramente più, lascia intendere che nei 4 km da solo mi sono bevuto tutte le energie rischiando di sedermi a 20 metri dall'arrivo...<br />
senza controllo mi brucio le energie in pochi km.<br />
Non sono ancora capace di leggermi bene dentro e gestire le forze.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-174ZafRx1tg/TqhO8_Z-4RI/AAAAAAAABFM/hy-Ik54zaxM/s1600/Gaeta+Blog1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="265" src="http://2.bp.blogspot.com/-174ZafRx1tg/TqhO8_Z-4RI/AAAAAAAABFM/hy-Ik54zaxM/s400/Gaeta+Blog1.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gaeta</td></tr>
</tbody></table>
Stamani abbiamo fatto quel tipo di allenamento che mi piace fare, un bel 600-800-1000-1200-1200-1000-800-600, con recupero di 1' fino ai 1000 poi 1'30, ma per una serie di motivi sono stati aumentati ai 2'30 (un po' esagerati a parer mio).<br />
<br />
Comunque mi è piaciuto lo stesso, con medie di 3'53 (600), 3'51 (800), 3'55 (1000), 3,51 (1200), 4'02 (1200), 3'45 (1000), 3'55 (800), 3,49 (600).<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-11937185475707365252011-10-11T23:15:00.000+02:002011-10-13T15:03:49.372+02:00Corro dunque sonoEbbene si corro...<br />
e corro senza quello strano ed esteticamente brutto passo corto che ha caratterizzato la mia corsa post infortunio, per timore di affaticare troppo il bicipite già infortunato e ricadere in una recidiva.<br />
Ho trovato la quadratura del cerchio? Ni...<br />
Finalmente un medico è riuscito a capire cosa avessi a quel dannato bicipite:<br />
dopo essermi fratturato il piatto tibiale nel 2006, la terapia di recupero successiva ai due mesi di gamba bloccata leggermente piegata, non mi aveva consentito il ritorno alla primaria elasticità ed allungamento muscolare . La ripresa dell'attivita' sportiva aveva fatto sì che mi strappassi quasi subito e così addio sogni di gloria ...<br />
La risoluzione al problema è stata quasi un uovo di colombo per la sua semplicità, sdraiato in posizione supina, afferrare con il pollice e l'indice di una mano il pollice del piede dello stesso lato e tirare verso l'alto per 30 secondi, da ripetere 3/4 volte al giorno, questo allungherebbe più che il muscolo la fasce che lo avvolgono ... e stupore, non mi fa male quanto corro... o meglio qualche volta si è fatto vivo, ma solo sotto forma di fastidio ma per eccesso di prudenza mi son sempre fermato immediatamente e tornato a casa camminando...<br />
Ma i cambiamenti non finiscono qui...<br />
dopo essere stato un lupo solitario della corsa per anni, ho scoperto il piacere e la forza che deriva dal correre in gruppo.<br />
Per ora non seguo un programma specifico, semplicemente mi aggrego a loro con le varianti del caso, in termini di passo e chilometraggio alle mie sensazioni.<br />
Nello specifico l'ultima settimana è stata:<br />
Lun 3x2000x3' rip (3'59+4'02; 3'56+4'02; 4'01+4'03)<br />
Mer 15x200 vel. + 200 più lenti (li ho seguiti in asinesco modo con media finale di 4'17)<br />
Ven 10x500 vel + 500 più lenti (fino al 6° km li ho seguiti, poi ho mollato e sono arrivato ai 10km at kazzen media finale 4'20)<br />
Sab 42' a 5'55<br />
Dom 15 km a 4'49Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-89141376441752946872010-11-26T20:56:00.000+01:002010-11-26T21:14:42.396+01:00Sono fuori dal tunnel?<a style="" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/TO_VYKzcCxI/AAAAAAAAAeI/Dduc3OkqnXw/s1600/tunnel.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/TO_VYKzcCxI/AAAAAAAAAeI/Dduc3OkqnXw/s200/tunnel.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5543884277510048530" border="0" /></a><br /><br />mmmmh... chissà...<br />Intanto inizio a godermi quelle sensazioni che erano oramai divenute vaghi ricordi dell'asfalto che scorre sotto l'incedere della mia corsa...<br />L'<a href="http://cristianaulivi.xoom.it/virgiliowizard/arpwave">ARP</a> e la dottoressa Ulivi mi sono stati di grande aiuto, fisico e psicologico, in sole dieci sedute la massa muscolare delle mie cosce è aumentata in modo sensibile, gli interni coscia sono arrivati a toccarsi, cosa impensabile fino a qualche tempo fa e la testa ha meno paura dell'<a href="http://quantomipiacecorrere.blogspot.com/2009/10/linfame-e-ancora-vivo.html">infame</a>, ma ad ogni passo sono sempre attento ad ascoltare se ha da dirmi qualcosa... ed anche se sembra che sia un atteggiamento comune in chi ha subito traumi di una certa gravità non va bene, ma ci sto lavorando.<br />Il mio mantra oramai è "potenziamento, allungamento, elasticità, se queste condizioni sono rispettate non posso rifarmi male".<br />Dopo le prime otto sedute di ARP ho fatto due prove di 20 e 30 minuti... nella prima il dolorino solito è stato pressocchè costante... (la doc mi ha spiegato che ero come una macchina un po' arrugginita che necessitava discrostarsi per ripartire) , nella seconda tutto è filato liscio come l'olio a parte il vento e la pioggia battente.<br />E non nascondo che le mie guance alla fine della corsa non erano solo bagnate dalla pioggia...Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-47741901478038203782010-11-13T10:55:00.000+01:002010-11-13T10:55:38.537+01:00Un amante tradito.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/TN5ZxP6PAJI/AAAAAAAAAdk/h2tSSEDyshE/s1600/cuore_infranto_08.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 150px; height: 134px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/TN5ZxP6PAJI/AAAAAAAAAdk/h2tSSEDyshE/s320/cuore_infranto_08.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5538963294331535506" border="0" /></a><br />Un amante tradito. Così mi sono sentito in questo ultimo anno.<br />La corsa, questo splendido gesto atletico, che così tanto ho amato ed amo tuttora, mi sta tradendo con tutti, ma con me non torna.<br />Mentre guido la mia auto, vedo gente di tutti i tipi e "pesi" correre nei parchi, sui lungomari, sui viali cittadini, sui sentieri di campagna ed io niente, mi giro dall'altra parte, per evitare che la solita stretta di nervoso mi prenda allo bocca dello stomaco.<br />Ho evitato anche di aprire il blog e di leggere quelli degli amici per questo motivo.<br />Ho provato più volte a riprendere, ma invano, il dolore mi si ripresentava dopo poche uscite.<br />Ora a distanza di quasi un anno sto iniziando a riguardare fuori dal finestrino dell'auto ed a rileggere timidamente qualche blog. I racconti di Alvin e Cibulo sull'ultima maratona corsa insieme a Venezia, mi hanno commosso al solito.<br />Oramai ci ho fatto la cicatrice... in tutti i sensi, perchè in effetti di quello si tratta: <span style="font-style: italic;">"Lo studio ecografico della coscia sinistra mostra al terzo superiore del muscolo semitendinioso, una immagine iperecogena di cm o,64 da riferire ad esito di lesione muscolare"</span> , recita il referto medico, una stupidissima cicatrice di poco più di mezzo centimetro.<br />Eh già... però la cicatrice non è un tessuto elastico e piazzata al centro di un muscolo che in fase di spinta si tende come una corda di violino ed assorbe forze verticali pari a 3,5/4,5 volte il peso del mio corpo è facile che può portare ad infiammarsi i tessuti immediatamente più in alto o in basso di essa.<br />Così ora sto provando a potenziare tutto il gruppo muscolare con una particolare terapia basata sull'elettrostimolazione e quanto prima inizierò nuovamente con quella tabella che nel 2009 mi ha consentito di ritornare a correre (quando già c'era la cicatrice ma io non lo sapevo) con un programma di camminata veloce e corsa lenta.<br />Vedremo...Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-40562019187399677492009-11-19T11:36:00.002+01:002009-11-19T11:42:41.744+01:00Stiamo ingrassandoNon posso continuà a trascurare 'sta creatura solo perchè non si corre...<br /><div style="text-align: justify;"><br />allora aggiorniamola...<br /><br />lo stretching lo faccio (tre volte al giorno non ce la faccio però... giusto la sera, con l'aggiunta di pomata all'arnica), fra l'altro quando tiro la gamba sinistra ho una sensibilità maggiore nel punto incriminato... è difficile da spiegare... ma sento la differenza rispetto alla destra, a parità di allungamento sento crescere quel fastidio che precede l'arrivo del dolore, quindi non ci arrivo, mi fermo prima;<br />gli integratori per aiutare l'organismo a ripristinare quello che c'è di scassato li prendo (stiamo a sentì quel sant'uomo del mio medico);<br />qualche esercizio di elasticità/potenziamento lo faccio (non li facevo quando correvo... mi so svegliato tardi);<br />il dolore sotto forma di spasmo involontario che si presentava saltuariamente nella giornata, è un po' che non si fa vivo.<br /><br />Però oramai lo stato di forma raggiunto più di un mese fa è distrutto ed essendo una recidiva, voglio prolungare lo stop oltremisura, approfittando della stagione invernale.<br /><br />Fra l'altro la paura che si presenti il dolore durante <a href="http://www.albanesi.it/Medsport/infortunio.htm">la prova del km a 5'30</a>, visto che la prova livello 0 è superata, è maggiore della voglia di tornare a correre.<br /><br />Il problema ora è la bilancia, che mi informa che due chili pieni pieni si sono già impossessati dei miei fianchi e devo in qualche modo o ridurre le entrate o aumentare le uscite.<br /><br />La mia fame atavica però mi fa decidere per la seconda.<br /><br />Quindi ho tirato fuori una scassatissima e trascuratissima mtb nell'umidissima cantina e l'ho portata dal mio meccanico di fiducia, affinchè me la rendesse utilizzabile.<br /><br />Staremo a vedere nei prossimi giorni.<br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-78735263236105048382009-11-03T12:52:00.000+01:002009-11-03T12:52:50.440+01:00Conoscere il nemico per sconfiggerlo<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Su3T5vzfrLI/AAAAAAAAAR8/5_4w6VoN-ik/s1600-h/64_1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 301px; height: 320px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Su3T5vzfrLI/AAAAAAAAAR8/5_4w6VoN-ik/s320/64_1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5399204517325548722" border="0" /></a><span style="font-style: italic;">Presa l'influenza... tanto non sto correndo... poco male.<br />Così sfrutto il tempo libero per studiare, per cercare di capire meglio il mio problema.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">Decido così di scrivere questo post per mia memoria futura, per evitare gli errori che ho scoperto di aver commesso, cercando di concentrare in un singolo scritto gli aspetti più di mio interesse di quello che ho trovato in rete.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">Farò dei copia e incolla, delle rivisitazioni degli scritti originali o degli inserimenti presi da altre pagine o siti, in modo da rendere il tutto, almeno per il mio punto di vista, più leggibile.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">Il tutto sarà abbastanza lungo e probabilmente interesserà solamente il sottoscritto, quindi se siete arrivati fin qui nella lettura e non siete interessati al bicipite femorale, vi suggerisco di cambiare pagina.</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">La fonte principale è la seguente:</span><br /><span style="font-style: italic;">http://www.osteopata.it/index.asp</span><br /><br /><br />Il bicipite femorale fa parte, insieme al Semitendinoso e al Semimembranoso di un gruppo muscolare composto, detto Harmstring ed il suo trauma, è uno dei più comuni del corridore.<br /><br />L’<span style="color: rgb(51, 51, 51);" ><b>Hamstring</b></span> effettua un lavoro eccentrico per stabilizzare l’articolazione del ginocchio e per fornire energia elastica al muscolo.<br />Mentre, quando il piede colpisce il suolo durante la corsa, l’ <span style="color: rgb(51, 51, 51);" ><b>Hamstring</b></span> lavora concentricamente con la liberazione d’energia accumulata, inoltre contribuisce ad estendere l'anca ed insieme con il quadricipite assorbe forze verticali di <span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">3.5 – 4.5 volte</span> il peso del corpo attraverso la gamba d’appoggio. Mica poco...<br /><br />I traumi all’ <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> sono le lesioni più comuni del tessuto soffice della coscia. I sintomi dello stiramento dell’ <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> includono dolore, spasmo muscolare, gonfiore e inibizione del movimento.<br /><br />Escludendo le conseguenze di problemi biomeccanici (credo di non averne), vediamo quali sono le cause principali:<br /><span style="font-weight: bold;">- Allenamento inadeguato</span><br /><span style="font-weight: bold;">- Riabilitazione incompleta</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Su3VXIose-I/AAAAAAAAASM/T7yRWinRhrw/s1600-h/64_2.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 301px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Su3VXIose-I/AAAAAAAAASM/T7yRWinRhrw/s320/64_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5399206121718971362" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold;">- Micro-traumi ripetuti</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Allenamento inadeguato</span><br /><br />Per “Inadeguato” si intende tutti i fattori che possono colpire l’abilità del corpo ad adattarsi ai diversi stress della corsa. I fattori includono:<br />• Chilometraggio eccessivo.<br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">• Aumento veloce in chilometraggio.</span><br /><div style="text-align: left;"><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">• Inadeguato riscaldamento e raffreddamento.</span><br /></div>• Scarso stretching<br />• Superfici da corsa a “dorso di mulo”<br />• Scarpe usurate od ortottici<br /><div style="text-align: left;">• Stile di corsa non corretto. Uno stile di corsa scarsamente coordinato può provocare la fatica precoce, ed il trauma. Un modello diverso d’andatura può essere necessario. Le falcate ampie devono essere corrette, specialmente quando si corre in salita o in discesa.<br /></div>• Fatica. La fatica colpisce la performance e può in più predisporvi al trauma. Ad un livello fisiologico, la fatica può riflettersi in un tempo di recupero prolungato delle giunzioni neuromuscolari, portando infine un indebolimento dell’abilità di contrazione. Perciò la fatica porta ad una diminuzione della forza, potenza e resistenza, e aumenta il rischio del trauma.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Riabilitazione incompleta</span><br /><br />E’ ovvio che come i corridori, non vediamo l’ora di ritornare a correre il più presto possibile. Però se un trauma non è trattato adeguatamente, o se non si raggiunge nuovamente il nostrio livelli di forza, resistenza e flessibilità di prima del trauma, aumenta di molto il rischio di avere un altro trauma. La riabilitazione effettiva permetterà di ritornare a correre come prima.<br /><span style="font-weight: bold;font-size:78%;" ><br /></span><span style="font-weight: bold;font-size:100%;" ><span style=";font-family:Arial;" >(Particolare attenzione va infine rivolta alla prevenzione delle <span style="color: rgb(255, 0, 0);">recidive</span>: atleti con anamnesi <span class="GramE">positiva</span> per infortunio degli <span class="SpellE">hamstring</span> o degli adduttori della coscia hanno un rischio da 2 a 3 volte superiore per insorgenza di un identico infortunio a carico dello stesso arto. I fattori di rischio maggiormente coinvolti in questo caso sono rappresentati da una diagnosi errata, dalla riabilitazione inadeguata e/o dal prematuro ritorno all’attività, dal mancato o incongruo intervento sui fattori di rischio alla base del precedente infortunio. www.smartsport.it)</span></span><span style="font-size:180%;"><span style="font-size:180%;"><br /></span><br /></span><span style="font-weight: bold;">Micro-traumi ripetuti</span><br /><br />Quando si corre, l’Hamstring è spesso esposto a micro-traumi ripetuti dovuti a falcate eccessivamente ampie, come pure al cambiamento di passo. Falcate troppo ampie, particolarmente quando s’inizia a scendere una collina, mettono l’ <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> sotto carica eccentrica eccessiva mentre il muscolo lavora per stabilizzare l’articolazione del ginocchio. L’eccessiva carica eccentrica può provocare i microtraumatismi nelle fibre del muscolo.<br /><br />Tali micro-traumi non sono sempre così evidenti tali da causare dolore o inabilità al momento della lesione, perciò inizialmente può anche non indebolire la performance della corsa. La riduzione nella funzione dell’<span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> può essere cosi graduale che non sarà scoperta fino a quando non diventa un problema serio vero e proprio. Questo è spesso descritto come “la goccia che fa traboccare il vaso”, dove i micro-traumi ripetuti alla fine porteranno dolore e disfunzione, portando ad un danno grave.<br /><br />Altri fattori possono essere dati da problemi al menisco del ginocchio.<br />L'<span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> lavora per stabilizzare l’articolazione del ginocchio durante il ciclo della corsa. Un’alterazione alla biomeccanica dell’articolazione del ginocchio causato dall’ intrappolamento o degenerazione del menisco può portare ad un carico eccessivo dell’<span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span>, e di conseguenza al trauma.<br />E’ necessaria la restaurazione della funzione completa del ginocchio per impedire la tensione ricorrente dell’<span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span>.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Trattamento del trauma acuto</span><br /><br />• Fermarsi di correre, specialmente in caso di dolore severo.<br />• Trattamenti <span style="color:#000000;"><b>Osteopatici</b></span>, massaggi del tessuto soffice, mobilizzazioni e manipolazioni, agopuntura e modalità d’elettroterapia accelerano la velocità di recupero da un trauma d’Hamstring. Il progressivo stretching e rinforzamento degli <span style="color:#cc0000;"><b>Hamstring</b></span> aumentano ed accellerano il processo di recupero.<br />• Se il dolore è leggero, ridurre la carica e l’intensità d’allenamento ed evitare le piste non piane.<br />• Applicare ghiaccio all’Hamstring per 10 minuti ogni 2 ore, in modo da ridurre l’infiammazione.<br />• Quando è possibile automassagiare la zona con un olio all’arnica.<br />• fare lo <span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">stretching dell’</span><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;color:#cc0000;" >Hamstring</span><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">.</span><br />E’ importante fare lo stretching tanto della parte superiore come della parte inferiore degli Hamstring:<br />1. Giacere sulle spalle. Tirare la gamba al petto con le mani sotto il ginocchio. Mantenere la gamba il più vicino possibile al petto e drizzare il ginocchio il più possibile.<br />2. Giacere sulle spalle, avvolgere un asciugamano intorno al piede, drizzare il ginocchio e usare l’asciugamano per alzare la gamba e avvicinare le dita verso di voi. Mantenere ogni allungamento per 30 secondi e poi rilassare lentamente. Ripetere su entrambi i piedi due o tre volte al giorno. Ricordarsi di fare per bene lo stretching prima di correre.<br />• Il recupero completo di solito occorre tra la <span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">terza e la sesta settimana.</span><br />• Ritornare a correre gradualmente.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Misure preventive</span><br /><br />• Fare lo stretching dell’ITB, del quadricipite, dell’ <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span> e dei muscoli del gluteo. Mantenere ogni allungamento per 30 secondi e poi rilasciare lentamente. Ripetere ogni stretching 2 – 3 volte al giorno e soprattutto ricordarsi di farlo per bene prima di correre. Ricordatevi che una buona flessibilità deve essere raggiunta prima che un rafforzamento effettivo possa avvenire.<br />• Rafforzare gli <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span>.<br />• Correggere gli squilibri tra i muscoli (Quadricipite e l’<span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>Hamstring</b></span>)<br />• Rafforzare gli “stabilizzatori” (l’addominale trasversale, l’addominale retto, i muscoli del gluteo e dell’adduttore (regione inguinale).<br />• Indossare scarpe da corsa corrette e se necessario calzare ortottici per prevenire un’eccessiva pronazione.<br />• Evitare le piste a “dorso di mulo” (comunque impegnare la parte più piana della pista)<br />• Aumentare gradualmente il programma d’allenamento.<br />• Inserire dei riposi nel programma d’allenamento.<br /><br />Dopo una lunga sosta, perfino con l’allenamento trasversale, si perde comunque parte della preparazione.<br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Una regola generale è che ci vogliono circa due settimane di “riallenamento” per recuperare ogni settimana in cui non ci si è allenati. </span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Andare piano durante questo periodo. Non lasciare il proprio ego convincersi che si deve provare immediatamente a correre come si faceva prima del trauma.</span><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">In questo modo, si rischia proprio di ricausarsi il </span><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;color:#cc0000;" >trauma</span><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">. </span><br />Se si è stati fuori dalla strada solo una o due settimane, iniziare a correre circa la metà della distanza che si era abituati a percorrere prima del <span style="color: rgb(0, 0, 0);" ><b>trauma</b></span>. Si dovrebbe essere in grado di raggiungere il livello anteriore di performance in due o quattro settimane.<br />Se invece si è avuto un lungo periodo di riposo, bisogna essere molto prudenti. Trattarsi come un corridore novello. Alternare la corsa e la passeggiata negli allenamenti e prevedere un giorno di pausa dopo ogni giorno di corsa. Ci si dovrebbe comunque ritrovarvi in forma più rapidamente di quanto è stato necessario all'inizio. Però non esagerare! Il cuore e polmoni così non avranno troppi problemi per rimanere su di tono, tuttavia si sentirà molta fatica sui muscoli e le ossa. Non stressaterli per la fretta di ritornare alla forma precedente.<br /><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Questo non significa necessariamente correre in modo più lento, ma solamente meno. Mettere alla porta quel jogging leggero che potrebbe realmente aggravare il trauma; </span>è meglio correre ad una andatura normale ed aggiungere le pause di riposo anche durante le camminate allo stesso modo di quando si correva. Mentre si progredisce ovviamente, si può aumentare il tempo della corsa e ridurre il tempo della camminata. Per il chilometraggio settimanale, darsi dei punti fermi, e quando si decide di ritornare al proprio livello d’allenamento precedente, sostare alcune settimane a livelli di chilometraggio intermedio, in modo di riacquistare forza e confidenza. Se prima del trauma si correva 50km, fermatersi a 25km per settimana solo dopo aumenre a 35 o 40km ed anche allora mantenere tale distanza fino a quando non è agevole, e solo allora impegnarsi nei soliti 50km per settimana.<br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);"><span style="font-weight: bold;">Ricordatersi di mantenere il proprio ego sotto controllo</span>.</span> Considerate il tempo libero come un’opportunità di esplorare altre attività d’allenamento. Godete del riposo; tutto ciò è realmente un buon modo per tornare in forma.<br /><br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-24554886723837723632009-10-27T14:55:00.001+01:002009-10-27T14:55:09.949+01:00Fermo ai box<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Sua4Ibkr0rI/AAAAAAAAARE/EVf7yQrzzRw/s1600-h/shell-ferrari_1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 240px; height: 179px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Sua4Ibkr0rI/AAAAAAAAARE/EVf7yQrzzRw/s320/shell-ferrari_1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5397203658430206642" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Fermo ai box... Con il meccanico che mi gira intorno grattandosi il capo pensieroso.<br /><br />E' questa l'immagine che ho di me in questo momento.<br /><br />Il meccanico è un fisioterapista.<br /><br />Da venerdì sera alterna magnetoterapia, ultrasuoni e tense, ma <a href="http://quantomipiacecorrere.blogspot.com/2009/10/linfame-e-ancora-vivo.html">l'infame</a>, quello che ormai sembra essere una infiammazione nella zona del bicipite femorale sinistro, giornalmente, quando meno me l'aspetto, mi viene a far visita per uno o due istanti.<br /><br />Chiedo al fisioterapista com'è, che a distanza di un anno, si sia ripresentato nuovamente lo stesso problema, allo stesso punto, dopo sette mesi di stop e cinque mesi di attività.<br />Lui spiega che l'infiammazione, sia per il punto, sia per il fatto che è localizzata al di sotto di un tendine, con il semplice riposo non va via, necessita di un'azione mirata... mmah vorrei crederci...<br /><br />Inutile piangerci addosso, oramai l'ho preso come un control-alt-canc, anzi come una vera e propria formattazione del sistema e sono già con la testa ad un nuovo inizio, privo di virus e bugs, con il sistema operativo veloce ed efficiente.<br /><br />Sono soltanto nell'attesa di definire quando sarà questa nuova alba.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SubC4R8p9RI/AAAAAAAAARk/n1XR4AYBNjM/s1600-h/P1130143.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 485px; height: 363px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SubC4R8p9RI/AAAAAAAAARk/n1XR4AYBNjM/s320/P1130143.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5397215475596391698" border="0" /></a><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SubCPrGs2jI/AAAAAAAAARc/gz8sQH3L24k/s1600-h/P1130143.JPG"><br /></a>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-10386462264768013862009-10-22T11:27:00.002+02:002009-10-22T11:28:35.843+02:00Motore Ferrari sul catorcio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SuAI9bShGvI/AAAAAAAAAQ0/CkcqdxAh8AY/s1600-h/Motore+Ferrari.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 281px; height: 192px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SuAI9bShGvI/AAAAAAAAAQ0/CkcqdxAh8AY/s320/Motore+Ferrari.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395322204980321010" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ho sempre avuto un gran cuore. L'ho sempre saputo. Avevo 24 anni, quando le mie veloci corsette di 20 minuti erano molto frequenti e la sera nel buio silenzioso della camera da letto, lo sentivo battere forte, ma lento, sempre più lento, bum... bum... bum.... provavo a contarli senza la necessità di porre le dita al collo o al polso, aspettando solamente due passaggi successivi dei numeri verdi dei minuti della radiosveglia, 36.<br />Era anche il periodo della prima volta che sentii parlare di bradicardia. Una cardiologa durante un elettrocardiogramma, mi disse, "hai una notevole bradicardia", "è infettiva?" gli chiedo, "no anzi si vede che fai molto sport", " bè insomma, qualche corsetta".<br />Poi durante la mia prima visita medico agonistica, fatta qualche settimana fa, il medico mi dice "hai tempi di rientro nella frequenza basale da atleta puro, quanti anni hai?", "42", "allora puoi correre per altri 60 anni".<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SuARGKr3gmI/AAAAAAAAAQ8/vv5EzdMp0OU/s1600-h/catorcio.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 215px; height: 206px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/SuARGKr3gmI/AAAAAAAAAQ8/vv5EzdMp0OU/s320/catorcio.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395331151235088994" border="0" /></a><br />Ma questo forte motore, aimè è montato su un catorcio, un telaio non adatto a velocità sostenute, dopo una prudenziale fase di partenza, appena caldo, inizia ad accellerare, sempre più forte, sempre più forte, gli viene facile scendere sotto i 4'30 anche dopo uno stop di anni, gli basta qualche settimana per raggiungere un livello che la maggioranza dei suoi conoscenti ci metterebbero mesi se non anni. E lui si gasa... spinge, quanto so forte. Ma è una falsa velocità, è la velocità del cocomero che rotola giù per una discesa, destinato a spaccarsi irrimediabilmente. E così si spacca, prima la condrite, poi <a href="http://quantomipiacecorrere.blogspot.com/2009/10/linfame-e-ancora-vivo.html">l'infame</a>.<br /><br />Mi dicono devi fare potenziamento, si ma che palle, le sedute di potenziamento di elasticità, io voglio correre, non ho pazienza, guardo con invidia la pazienza e la costanza dei percorsi di crescita e la tabelle di <a href="http://iniziareacorrere.blogspot.com/">Mathias</a>... ma come fai?<br />Quattro schede da cinque settimane, sono venti settimane, cinque mesi di potenziamento... però... a pensarci bene... potrebbe essere un buon modo per tenere a freno l'irruenza dello scalpitante motore, mettendosi come unico obiettivo il solo potenziamento e ritrovarsi in primavera con un telaio competamente nuovo... mmah vedremo.<br /><br />Intanto ho nella testa la gara del <a href="http://gaeta.blogolandia.it/2009/10/17/xix-edizione-del-corri-gaeta/">1° novembre</a> per le strade di casa.<br /><br />Così, lunedì ho provato a fare un po' di potenziamento prendendo spunto qua e là dagli amici blogger ed adattati, come numero ed intensità, al catorcio (evidentemente non abbastanza visto i postumi dei due giorni successivi).<br />Martedì sera invece, volevo i 10 km, avevo necessità di farli a qualsiasi velocità possibile, ma li volevo. Così terminato il riscaldamento parto per i tre allunghi, come suggerito <a href="http://www.myspecialtrainer.com/articoli_pianeta_corsa/Il_riscaldamento_toria_e_pra.html">qui</a>, ma al terzo passo del primo, solita fitta. Ok, niente allunghi.<br />Riesco a concludere i 10k con qualche segnale dell'infame qua e là, 5' e 10" di media, ma quanta fatica, saranno stati il lavoro del giorno prima e la solita preoccupazione, però ho avuto una fcm di 144. Esagerata per quel ritmo.<br />E durante il rientro a casa mi ha fatto un male cane e si è presentato per tutto il giorno successivo, unito alla durezza delle gambe che ancora avvertivano il lavoro del lunedì.<br /><br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-69530584896400588102009-10-19T09:41:00.002+02:002009-10-19T10:56:03.697+02:00Cauto ottimismoPoco più di un mese fa, mentre correvo, il buon Mario, presidente della locale associazione podisti, mi si è affiancato con il suo furgone e mi ha letteralmente ingaggiato sul campo ed io ho accettato senza neanche un accenno ad un rallentamento.<br /><div style="text-align: justify;">Da lì intensificazione degli allenamenti, la ricerca di seguire una qualche tabella, prendendo spunto da <a href="http://podistidoc.it/articoli/301/padova.swf">una trovata in rete di Pizzolato</a>, scelta per la semplicità, ma liberamente interpretata, la visita di rito con i complimenti dei due medici per il mio eccellente stato di forma, non sapevano dell'esistenza dell'<a href="http://quantomipiacecorrere.blogspot.com/2009/10/linfame-e-ancora-vivo.html">infame</a>, per terminare al risveglio inaspettato e quantomai inopportuno di quest'ultimo il 10 ottobre.<br />La prima gara in programma dovrebbe essere il 1° novembre, la <a href="http://gaeta.blogolandia.it/2009/10/17/xix-edizione-del-corri-gaeta/">CorriGaeta</a> giunta alla sua XIX edizione, ma per non sovraccaricarmi della tensione del mio battesimo in una competizione agonistica, avevamo concordato, con Mario di esordire la settimana prima a <a href="http://www.atleticamonticellana.it/">Monte San Biagio</a> con una campestre di 8 km.<br />Ieri sera, incontro Mario, "Alfre' siamo pronti per domenica" ed io dentro di me "no!" alla Homer Simpson... "ehm... è una settimana che praticamente non mi alleno, non so".<br />Torno a casa e mosso da un impeto di orgoglio, al diavolo gli altri due giorni di riposo che mi ero programmato, voglio provare.<br />Attento riscaldamento (sono diventato fanatico o forse è solo paura) e parto.<br />Tre km a 5' 06 poi dopo un lieve fastidio, mi ricordo di un <a href="http://www.adrenalinechannel.it/show/1537/il_piede_del_podista.html">video di Pizzolato</a> dell'importanza di correre con i piedi e quindi utilizzare maggiormente i polpacci, mi dico, forse facendo così alleggerisco la pressione sul bicipite femorale, proviamo, ne escono 5 km a 4'45, poi avverto i muscoli delle gambe un po' pesanti, specie i tibiali, la diversa postura si è fatta sentire, potrei continuare, ma decido comunque di fermarmi per non forzare. Ho lavorato per tutto il tempo con i bpm molto alti, non so se per la tensione del test di prova o la temperatura esterna, ancora non conosco bene le mie reazioni al variare del clima.<br />Moderatamente soddisfatto e cautamente ottimista.<br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-27242639594231877792009-10-15T12:38:00.005+02:002009-10-15T14:36:12.425+02:00L'infame è ancora vivo<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/StcGHIBPT5I/AAAAAAAAAQM/UDWWKdfTTzs/s1600-h/infame_th.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 150px; height: 211px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/StcGHIBPT5I/AAAAAAAAAQM/UDWWKdfTTzs/s320/infame_th.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392785798280990610" border="0" /></a><br /></div><div style="text-align: justify;">Avevo un desiderio incredibile di correre.<br />Per tutta la giornata mi era covato dentro. Oramai da sabato mattina erano passati quattro giorni, senza che l'infame (il problema al bicipite femorale) si fosse manifestato.<br />Ho deciso, ci provo.<br />A parte i pantaloncini, l'abbigliamento è tipicamente invernale, compreso il paraorecchie nero della Kalenji.<br />Approfitto della difficoltà del garmin di agganciarsi al satellite, per seguire un lungo, paziente riscaldamento con leggerissimo stretching. Parto.<br />Il passo è più corto di quanto lo fosse già stato in questi ultimi mesi , nella ricerca di disturbare il meno possibile l'infame, le mizuno sfiorano l'asfalto bassissime, mi adatto al suo volere, pur di correre. So che lui è lì pronto a trafiggermi appena allungo la falcata.<br />Piano Alfredo, vai piano. I primi 3 km, 5'20 e 18 e 17, bene così, svolta a sinistra, c'è un pezzo di 50 mt contro un vento molto forte, l'azione si disunisce... ahia... eccolo l'infame, che fa capolino per un solo istante.<br />Continuo, vado avanti, 5' 16 per altri due km.<br />Sento le gambe all'altezza dell'inguine contratte, è una sensazione che conosco, corsa troppo contratta, passo troppo breve ed il bimbo che è in me che chiede di accellerare. Aumento la frequenza senza aumentare il passo. 5'03, 5'07, 4'58, 5'00... eccol... non gli do tempo di trafiggermi, sono più veloce io, ad alzare la gamba.<br />Chiudo il decimo km in 5'15, continuo per qualche altra centinaia di metri, ma le gambe improvvisamente si appesantiscono, sparisce l'agilità dei primi 50' e l'infame si presenta quasi ad ogni passo, ora mi sta intimando di fermarmi e lo faccio immediatamente.<br />Forse quattro giorni erano un po' pochi... forse.<br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-1153409799745608622009-10-10T17:45:00.000+02:002009-10-10T17:50:07.550+02:00Il fragile castello ed il bicipite femorale<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/StCjib6sf4I/AAAAAAAAAPU/RGggOgOCFME/s1600-h/250px-Biceps_femoris_muscle_long_head.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 118px; height: 320px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/StCjib6sf4I/AAAAAAAAAPU/RGggOgOCFME/s320/250px-Biceps_femoris_muscle_long_head.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5390988565967306626" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ore 4:30, sabato mattina, le note di Private Invastigation mi avvisano che è ora. Mi sposto in cucina per la vestizione per non svegliare il resto della famiglia. Pantaloncino, canotta, calze, scarpe e garmin sono già lì che mi attendono.<br />Il led rosso del blackberry segnala nuovi messaggi, decido di darci un'occhiata in attesa di svegliarmi completamente. Vengo colpito da un messaggio di benvenuto fra i blogrunners da parte di <a href="http://barbymarathonrunner.blogspot.com/">Barbie</a>, il suo blog non era fra quelli che seguo normalmente. Lo apro.<br /></div><div style="text-align: justify;">Un senso di angoscia mi assale appena apprendo del suo recente problema. Mi ritornano improvvisi tutti quei timori di rovinare, dopo tanta fatica nel costruirlo, quel meraviglioso castello in cui mi piace tanto rifugiarmi, fatto di alti torrioni di resistenza, spesse mura di forza, circondato da un profondo fossato di sudore (ecco perchè non si avvicina nessuno mentre corro :P).<br /></div><div style="text-align: justify;">Quando qualche amico sedentario ti dice, "ti ho visto correre, quanto hai fatto?" e tu "20 km", ti guarda come un marziano irrangiungibile, anche se ti senti enormemente gasato, intimamente una vocina ti ricorda sempre che invece basta una stupidaggine, per tornare al suo livello.<br /></div><div style="text-align: justify;">Insomma con questi malsani pensieri esco di casa. Obiettivo un'oretta di lento, anche perchè a quell'ora è la cosa che mi riesce meglio. Mi stabilizzo sui 5'10 a 132/133 bpm. Piccolo dolorino al bicipite femorale sinistro, il solito, non ci do tanta importanza, mi si è già ripresentato qualche altra volta in questi mesi, rallentavo per una decina di metri e spariva senza ripresentarsi per il resto della seduta, l'unica stranezza era che mai mi era venuto sopra i 5' al km. Stavolta mi si ripresenta ogni quattro/cinquecentometri... mmh brutto segno... ed a questa velocità... mi fermo dopo 50', con il morale sotto i tacchi... avrò mica somatizzato il problema di Barbie?<br /></div><div style="text-align: justify;">In mattinata, a mente lucida ho cercato di focalizzare meglio il problema, dopotutto ci sono già passato. Arnica ch1000 e qualche giorno di riposo ed il castello sarà nuovaente pronto per ospitarmi degnamente. DEVE essere così.<br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-5748563630807344193.post-41869118954404401602009-10-08T09:46:00.000+02:002009-10-09T06:05:11.326+02:00Quanto mi piace correreSi, mi piace correre.<br />Mi è sempre piaciuto. In passato uscivo di casa dicendo, vado a fare una corsetta. E tale rimaneva... 20/25 minuti al massimo sparati alla massima velocità sostenibile. Senza riscaldamento o stretching. Il bambino che era e che è in me quello richiedeva, correre veloce. Tabelle, lenti, medi, corti veloci (allora se ne parlava ancora) non erano proprio nel mio vocabolario. Mi bastava la mia corsetta.<br />Poi il lavoro, la famiglia, la condrite (la cartilagine del mio ginocchio sinistro che continuava a sfaldarsi). Anni e anni a guardar con invidia dal finestrino dell'automobile, i runners che incrociavo per strada.<br />Poi uno stupido incidente con lo scooter, una semplice frattura del piatto tibiale, due mesi fermo e magicamente da quel momento sembra che la cartilagine del mio ginocchio non mi dà più problemi.<br />Piano piano riprendo a muovermi. Seguo una tabellina di quelle che prevedono un tot di minuti di camminata veloce e qualche minuto di corsa lenta... piano piano, non voglio esagerare... ma appena arrivo all'ora di corsa esagero, prendo per la prima volta in vita mia un paio di scarpe "serie" Mizuno Wave Creation 9, si risveglia il bimbo che si era appisolato e che vuole correre veloce e mi rifaccio male, dolore al bicipite femorale sinistro. Che palle!!!<br />Mi dicono di stare a riposo, passerà. Un mese, due mesi, tre mesi e non passa. Chiedo al mio medico, che è anche omeopata, mi dice di prendere l'Arnica CH200 e riprendere gradualmente, se dopo un mese mi si ripresentava, Arnica 1000. Prese entrambe.<br />Siamo al mese di maggio del 2009 compro il Garmin 305, le scarpe hanno pochissimi km, Alfredo, mi dico, impara a correre piano e godere di quelle sensazioni.<br />Sembra che funzioni. Il cardio mi aiuta a conoscermi meglio, a gestire le mie forze, il gps mi fornisce tutte le indicazioni che più mi servono.<br />Inizio anche a seguire qualche blog, il primo quello di <a href="http://running4passion.blogspot.com/">Paolo</a> (quante volte mi sono ritrovato a ridere da solo o ad appassionarmi con i suoi racconti), poi <a href="http://iniziareacorrere.blogspot.com/">Mathias</a> (ho pianto leggendo <a href="http://iniziareacorrere.blogspot.com/2008/10/maratona-di-new-york-un-anno-dopo.html">il suo racconto della maratona di New York</a> e trovo i suoi post sempre ricchi di spunti interessanti), poi <a href="http://alvinmarathon.blogspot.com/">Alvin</a>, <a href="http://luciorunfun.blogspot.com/">Lucky</a>, leggere le loro sensazioni i loro progressi, capire che correre a 5'30" a km non è una vergogna, ma può essere un valido allenamento, sapere che in rete c'è gente come il mitico Luciano il califfo (autentico guru degli allenamenti personalizzati), tutti aspetti che mi hanno aiutato tantissimo, mi hanno fatto sentire meno solo nel mio percorso.<br />Ed ora piano piano, con un piano di allenamento estremamente alla katzen come dice un amico blogger, forse sta per iniziare la mia carriera di runner.<br />E stasera ho avuto una bella conferma dalle mie gambe, con una sottospecie di medio variato che poi praticamente sono stati 2km praticamente a palla, seguiti da 3km di una trentina di secondi più lenti, ripetuti due volte, ho compiuto quello che è il mio pb sui 10, 44'44".<br />Speriamo bene...<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Ss61TqK_c4I/AAAAAAAAAN8/X9JElrEVVHg/s1600-h/Corsa+08-10-2009,+Passo.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 192px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_xEcmiHUkXQk/Ss61TqK_c4I/AAAAAAAAAN8/X9JElrEVVHg/s320/Corsa+08-10-2009,+Passo.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5390445153351594882" /></a>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/11973621539469340713noreply@blogger.com15